 di Antonino
Oliva (Febbraio 1999)
Finalmente si
torna a parlare del porto di Castellammare; erano
anni che non se ne parlava piu' in modo serio ed
approfondito.
Ogni tanto, magari in occasione di qualche
campagna elettorale o, purtroppo, della perdita
di qualche imbarcazione a causa delle numerose
mareggiate invernali, si faceva cenno alla
mancanza di una struttura portuale degna di
questo nome.
Si finiva sempre per imprecare contro questo o
quello, contro le passate amministrazioni.
Insomma contro tutti e quindi, inevitabilmente,
contro nessuno.
Poi calava il silenzio: tutto finiva nel
dimenticatoio e nella amara rassegnazione, come
se si fosse vittime di un progetto superiore
senza soluzione e si insinuava il dubbio che il
porto dovesse rimanere una "grande
incompiuta".
Ora, invece, qualcosa e' cambiato. L'attuale
Sindaco, Dott.Giuseppe Ancona, ha avuto il
coraggio di mettere il dito nella piaga,
prendendo di petto i problemi esistenti per
avviarli a soluzione.
Si', devo ammetterlo, il sindaco Ancona ha
dimostrato una buona dose di coraggio e ferma
determinazione, nonostante la strada imboccata si
sia subito dimostrata irta di ostacoli, sia
formali che strumentali.
Di fronte all'intraprendenza mostrata dal sindaco
mi aspettavo, da parte dei partiti politici, di
maggioranza, e di minoranza, maggiore
collaborazione. Speravo che, a costo di qualche
sacrificio delle proprie posizioni, sostenessero
l'iniziativa del sindaco.
Invece
c'e' stato il risveglio di tutti i sostenitori
delle forme e delle procedure non rispettate, dei
sostenitori dell'opportunita' di fare un porto
commerciale, di coloro che abbracciano l'idea di
fare un porto di nuove e piu' grandi dimensioni.
Sono queste, in maniera chiara ed evidente, le
ragioni che hanno bloccato, fino quasi alle
soglie del 2000, la realizzazione del porto di
Castellammare.
Questa volta, pero', sembra che il sindaco,
Giuseppe Ancona, sia intenzionato ad andare
avanti e credo che, in questo suo progetto, avra'
al suo fianco molta gente che lo sosterra' nel
coraggioso tentativo di riuscire laddove in molti
hanno fallito.
Il "piano porti turistici" recentemente
varato dal Governo regionale, in collaborazione
con il Genio civile Opere marittime, e con
l'utilizzo di finanziamenti provenienti dalla
Comunita' europea, gli da' indubbiamente una
mano.
Come
e' infatti noto, recentemente, sono stati
stanziati 28 miliardi per il completamento del
porto turistico. Questa parola,
"turistico", non deve però mettere in
allarme i pescatori castellammaresi, poiche' il
25 per cento degli spazi portuali comunque verra'
riservato esclusivamente a loro.
Riguardo al tipo di intervento da effettuare, e'
mia personale opinione, condivisa da esperti,
pescatori, diportisti, e cittadini qualsiasi, che
l'unica cosa ragionevole da fare sia quella di
completare cio' che gia' e' stato fatto, ovvero
allungare di poche decine di metri il braccio
gia' esistente e costruire un semplice braccio
che fuoriesca dalla "Vasca della
Regina". Un tale progetto permetterebbe di
accorciare i tempi, abbassare i costi ed ottenere
rapidamente risultati.
Praticamente, a mio giudizio, occorre
innanzitutto mettere in stato di sicurezza, le
imbarcazioni da mareggiate provenienti da
Est/Nord-est, poiche' per quelle provenienti da
altre direzioni ha gia' provveduto la natura ed
il braccio gia' esistente, che comunque va
rinforzato e completato.
Concludendo spero che incontri, dibattiti, e
qualche ripensamento possano consentire in tempi
brevi di arrivare a conclusioni rapide e
finalmente definitive.
Mi auguro che il ferro venga battuto mentre e'
caldo.
Gia' vedo operai, ruspe, camion, attrezzi in mare
e a terra che lavorano nella zona del porto. Gia'
vedo anche i nostri cittadini, provenienti da
tutte le zone della citta', con i visi sorridenti
e pieni di ammirata soddisfazione, che con
interessata curiosita' seguono ed assistono ai
lavori per il completamento del nostro porto.
E' solo un sogno ?
PS - Questo spazio è disponibile
mensilmente per dire la vostra sui problemi della
comunità cittadina, pertanto le opinioni
espresse in questa rubrica libera espressione del
pensiero degli autori non coinvolgono in alcun
modo la redazione di "Elimo's Valley".
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