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Obiettivifavorire lo studio e la salvaguardia di quel vasto patrimonio pre-industriale (infrastrutture,edifici e macchinari) costituito da sistemi di irrigazione agricola, reti di canalizzazione d'acqua e mulini idraulici che furono realizzati in Europa dalle popolazioni arabe, nel periodo della invasione islamica che va dal IX al XV secolo.L'identificazione e la documentazione di questo patrimonio dell'architettura minore, diffuso in molte regioni del Bacino Mediterraneo (Andalusia, Sicilia, Grecia, malta, corsica, oltre che Nord Africa e Medio Oriente) è importante perchè a rischio di scomparsa; sviluppare tra i vari partners il confronto di metodi e tecniche per il restauro e la conservazione di questi edifici e strutture sul territorio attraverso il recupero di alcuni mulini; creare
un network cooperativo di partners, che ponga attenzione a questi monumenti
in Europa, attraverso una collaborazione internazionale. lo scopo è
quello di creare una rete informativa permanente tra partners, e definire
un comune approccio alla salvaguardia di questi edifici.
ARTICOLAZIONE Il progetto pilota ARAMIS è articolato secondo tre direttrici operative: a)realizzare una catalogazione sistematica di questi mulini, con rilievo, schedatura e documentazione dello stato di conservazione. il risultato di base saranno pubblicazioni tematiche ad ampia diffusione, ma sopratutto la realizzazione di una banca dati informatica. b)avviare la creazione di un network di centri per la documentazione di questi edifici e dei problemi ad essi connessi. Questa rete, destinata ad ampliarsi nel tempo, sarà costituita da vari poli dislocati nei paesi mediterranei. Questi poli che acquisiranno la denominazione di "musei dell'acqua e dei mulini" non saranno soltanto strutture espositive ma avranno il carattere di centri di documentazione in progress. Questi poli potranno essere:
Nel caso che il museo sia localizzato in un mulino, l'edificio sarà oggetto di uno studio integrato tra esperti in archeologia, storici dell'architettura, architetti e tecnici restauratori, quindi restaurato e adattato a museo. c)realizzare due poli di
questa rete anche attraverso il restauro di un complesso di mulini in Spagna
e la loro attrezzatura come museo dell'acqua.
Ogni museo dell'acqua conterrà: -pannelli descrittivi della storia e delle caratteristiche di questi edifici, ma anche esplicativi di tecniche e sistemi di irrigazione, canalizzazione e distibuzione delle acque che gli Arabi realizzarono nei territori agricoli delle loro conquiste; -tutti i componenti originali raccolti nel territorio e opportuni modelli che riproducano in scala alcuni meccanismi di macina, al fine di mostrare le antiche tecniche molitorie; -uno o più terminali informativi multimediali ed interattivi, che accoglieranno banche dati degli studi storico-archeologici, elaborazioni ipertestuali delle ricerche svolte, audiovisivi esplicativi del funzionamento dei mulini ad acqua e del loro rapporto con il territorio e con i sistemi di canalizzazione idrica e irrigazione agricola; -una biblioteca specialistica cartacea che contenga le seguenti sezioni: -storia degli Arabi in occidenteLa fase realizzativa del progetto ARAMIS è articolata sul recupero e l'allestimento di due complessi: a)Due mulini della valle di Lecrìn (Granada-Spagna)
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Camillo Galante.
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